Filippo Apollinari “Borgogna, La Nouvelle Vague”

Il 6 marzo 2025 dalle 20:00 alle 22:00

“Non c’è tradizione che possa privarsi del valore dell’eredità.”⁠

Da una decina di anni una nuova generazione di interpreti si sta ritagliando un ruolo di primo piano nella scena produttiva di Borgogna. ⁠

Un movimento germogliato nella primavera dell’ultima rivoluzione enoica e che oggi arricchisce di una voce narrante il tessuto produttivo del territorio, raccontato per oltre un secolo attraverso il dualismo tra domaines familiari e maisons de négoce.⁠

Il ritratto di questo nuovo modello produttivo rivela realtà di piccole o piccolissime dimensioni, di solito in possesso di vigne “periferiche” o più spesso costrette all’acquisto di uve da un valore fondiario esasperato dal successo che ha travolto questa regione. Un limite che alcuni di questi artigiani compensano con una sensibilità straordinaria, convogliata verso la creazione di vini dotati di una libertà espressiva a tratti inedita.⁠

Nel corso di questo approfondimento disserteremo sull’attuale assetto borgognone, analizzandone l’origine e i possibili approdi. Lo faremo assaggiando alcune delle interpretazioni più scintillanti di questi nuovi autori, alcuni dei quali sono già firmatari di vini introvabili.⁠

  • Bourgogne Coteaux de Dijon Cras Monopole 2019 Domaine de la Cras⁠
  • Bourgogne Les Grandes Carelles 2023 Jeremy Carteret⁠
  • Bourgogne Hautes Côtes de Beaune Nature 2022 Dandelion⁠
  • Bourgogne Hautes-Cotes de Beaune 2021 Petit-Roy ⁠
  • Bourgogne Hermaion 2021 Marc Soyard ⁠
  • Côte de Nuits Villages Emphase 2020 Antoine Lienhardt⁠
  • Saint-Romain 2020 Renaud Boyer⁠
  • Ladoix Les Briquottes 2020 Antonio Quari⁠

POSTI LIMITATI⁠
info e prenotazioni solo via WhatsApp 📞388 868 9883⁠

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